Fin dalla notte dei tempi l'uomo ha scalato le montagne, da sempre considerate luoghi sacri e strategici punti di osservazione. Il confronto spesso tramutato in lotta tra se stessi e la montagna per la "conquista" della cima è diventato un'ossessione per gli esploratori già da fine Ottocento. Nel Novecento la smania nazionalista e lo spirito "conquistatore" provocò una contesa tra le nazioni dell'occidente che più praticavano queste discipline. L'Italia "conquistò" la cima del K2 nel 1954. Impresa eroica? Tutt'altro. Nessuno mette in discussione la caratura e la preparazione degli alpinisti dell'epoca che hanno partecipato alla spedizione, ma, piuttosto, l'intreccio di ambiguità, bugie e silenzi che è stato costruito come storia narrante di quei momenti.