Sabato 13 ottobre a Londra, l’associazione Democratic Footbal Lads Alliance ha indetto un corteo al centro di Londra. Costola della Football Lads Alliance, la DFLA si dichiara “anti – estremista”, ma la sua retorica e le sue vicinanze politica sono inequivocabilmente di destra estrema, con posizioni anti – migranti di stampo xenofobo. A questo tentativo di corteo ha risposto un numeroso contro – corteo che si è opposto efficacemente alle organizzazioni di destra radunatesi a Londra. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Reynold, scozzese che vive a Londra e membro fondatore della organizzazione antifascista Football Lads and Lasses Alliance, presente al contro corteo antifascista del 13 ottobre a Londra.

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Anche lo sport popolare e indipendente scende in campo: “UNITI CONTRO IL GOVERNO, IL RAZZISMO E IL DECRETO SALVINI”.

Le così dette “buone pratiche di accoglienza”, l’inserimento attivo nel tessuto sociale e i percorsi di emancipazione dei quali sia chi migra che chi accoglie hanno bisogno per il modellamento di una società sostenibile, devono partire proprio da quegli aspetti che caratterizzano la nostra quotidianità. Tra essi, è innegabile che lo sport possa giocare un ruolo fondamentale grazie all’universalità del suo linguaggio.

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Primo giorno libero da scuola e, nonostante la bella giornata, è il momento di sport da divano, per la consueta carrellata sulle foto della gazzetta on-line. Guardiamo se in quest’ultimo mese, dopo l’ottimo argento del volley femminile ai mondiali in Giappone, vi sia stata una sterzata decisa verso una parità di presenza di atleti maschi e atlete femmine sulla gazzetta on-line.

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di Davide Drago

Sono stati due giorni molto caldi per il calcio europeo. Due notizie, lasciando perdere il romanzo CR7, hanno scosso in maniera molto forte l’opinione pubblica. Barcellona e Afro-Napoli hanno deciso di allontanare due persone dalle rispettive società. Mettere a fianco questi due nomi sembra quasi assurdo e paradossale e anche la modalità dell’allontanamento è abbastanza diversa, ma il motivo è lo stesso: il razzismo. Anche il West Ham, squadra londinese, ha deciso di sospendere un proprio allenatore.

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Born in Italy. Un paradosso centrato. Una contraddizione pratica e linguistica. Un pugno dritto in fronte che ti accarezza violento e dolce come solo l’arte delle immagini sa fare.Born in Italy è un progetto fotografico che racconta e valorizza una battaglia di civiltà, combattuta e vinta dai ragazzi e dai dirigenti del Tam Tam Basket. Squadra cestistica che di casa fa Castel Volturno e di fede pratica l’accessibilità allo sport per tutti come strumento di educazione, inclusione e rivalsa sociale.

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di Davide Drago

 

La prima pagina del Corriere dello Sport di martedì 9 ottobre è stata per certi tratti agghiacciante, come lo sono stati, del resto, tutti i giornali e le trasmissioni sportive che in questi giorni si sono occupati del “caso Ronaldo”. «Cristiano in Croce», il titolo stampato sul Corriere e distribuito praticamente in tutta Italia.

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di Davide Drago

Nel dicembre del 2010 il comitato esecutivo della FIFA decise che i mondiali di calcio del 2022 si sarebbero giocati in Qatar, una scelta che ha destato sin da subito parecchie perplessità. All’epoca gli ispettori incaricati dall'allora presidente del massimo organismo calcistico, Blatter, avevano classificato il Qatar al nono e ultimo posto tra i paesi candidati ad ospitare i Mondiali, prendendo in considerazione oltre alle difficilissime condizioni climatiche, anche numerosi altri fattori, come ad esempio il fatto che l'emirato non avesse che uno stadio a norma e non fosse noto per il rispetto dei diritti dei lavoratori.

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di Davide Drago

E' difficile dire cosa rappresentino ancora nell'immaginario dei popoli le olimpiadi. Oggi sono un variegato ed affascinante spettacolo televisivo e soprattutto un investimento economico di proporzioni assurde.

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di Davide Drago

L'Europa, nata sulle macerie del fascismo, sta virando sempre più a destra e la riconferma plebiscitaria di Orban, di qualche mese fa, non ne è che un’ulteriore riconferma. Secondo alcuni analisti se le elezioni europee si tenessero oggi le destre sovraniste incasserebbero circa 30 milioni di voti. In questo inquietante quadro è l'Europa dell’Est che si sta allontanando maggiormente dal nucleo centrale dell’Unione.

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