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di Teo Molin Fop

 

“When saturday comes” a Londra c'è l'imbarazzo della scelta. Si può optare per il calcio ad alto livello della Premier ma dall'atmosfera “gentrificata” e costosa sugli spalti di Tottenham o Arsenal oppure cercare gli incontri “casuali” tra lads rivali oppure perdersi tra la miriade di partite della “Non-League”.

La “Non-League” raggruppa tutte le serie dalla quinta in giù ed è paragonabile ai campionati italiani dilettantistici della FIGC fino al livello amatoriale.

Nella dodicesima serie, la Middlesex County Football League, sabato scorso 25 gennaio è andato in scena il “derby dell'inclusione sportiva” tra Stonewall F.C e Clapton CFC: da una parte la squadra orgogliosamente LGBT+, il cui nome prende spunto dai moti di Stonewall, e dall'altra il club fondato e gestito da tifosi antifascisti.

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Lo Stonewall FC è nato nel 1991 con l'obiettivo di combattere l'omofobia e la transfobia e creare un ambiente calcistico accogliente a prescindere dall'età, nazionalità, genere ed orientamento sessuale. Gioca le partite casalinghe nel sudovest di Londra a Barnes.

Proviene dall'East End, invece, il Clapton CFC (Community Football Club) nato nel 2018, quando gli allora tifosi del Clapton FC decisero di fondare un nuovo club per prendere le distanze dalla gestione del presidente Vincent Mc Bean. Tra i fondatori del Clapton Community ci sono anche i membri a vita del Clapton Fc, che hanno deciso di creare con i tifosi un vero “members' club” aperto a tutti e tutte con al centro i valori della trasparenza e dell'inclusività. Infatti il contestato presidente del Clapton FC aveva chiuso il “Tons Members Club”, andando a cambiare una caratteristica originaria societaria di uno dei club più antichi di Londra fondato nel 1877.

Ora invece i soci membri sono 1314 e non c'è un presidente e nemmeno un board. Lo statuto prevede una struttura orizzontale e la gestione della squadra è affidata ai volontari suddivisi in comitati. Ogni volontario può partecipare a un massimo di due comitati per favorire una più ampia distribuzione dei compiti. Ci sono i comitati: comunicazione; “match day”; squadra maschile; squadra femminile; contatti con la lega; sviluppo di nuovi progetti (ad esempio allenamenti gratuiti per ragazzi under 16); internazionale; merchandising.

La “Community” del Clapton, composta da tre squadre (maschile a 11, e femminili a 11 e a 5), gioca attualmente le sue partite in casa a Walthamstow, nel nordest della città. Una delle prime battaglie però è quella di tornare a giocare all'Old Spotted Dog, casa del Clapton dal lontano 1888. Uno degli stadi più antichi di Londra è in questo momento non utilizzato per una contesa con la proprietà dell'impianto, la Heineken.

E' proprio su questo punto che si vede una prima similitudine tra il calcio popolare nostrano e quello oltremanica: il problema dell'accesso all'impiantistica sportiva. E' difficile trovare un campo, sia per il rapporto insufficiente tra squadre e impianti disponibili, sia per i costi molto alti. In Inghilterra questo aspetto è aggravato dal fatto che le strutture sono di proprietà privata, come nel caso dell'Old Spotted Dog sopra citato.

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Lo “stadio” dello Stonewall è un campo da calcio senza le panchine per le riserve con gli spogliatoi a circa 50 metri di distanza. Si trova all'interno di un grande parco, dove ci sono vari campi e a fianco di un laghetto, meta di numerose anitre. In questo contesto spartano spicca una piccola tribuna coperta per gli spettatori. I panchinari delle due squadre stanno in piedi durante la partita e le squadre rimangono in campo durante l'intervallo: nemmeno il rito del tè caldo negli spogliatoi viene rispettato. Nonostante ciò, e qui ecco la seconda similitudine tra calcio popolare italiano e oltremanica, si respira una bella atmosfera e ci si diverte.

C'è lo spirito giusto sia in campo che sugli spalti, la partita è piacevole ricca di gol. Il Clapton nel secondo tempo dilaga e si impone per 6-2. Si crea quel giusto mix tra prodezze di classe e svarioni clamorosi, pienamente apprezzato dal centinaio di persone presenti, le quali per tutta la partita alternano cori sulle note di famosi canzoni pop inglesi a cori in stile più ultras.

Alla fine della partita i giocatori vengono sotto la tribuna a festeggiare con i tifosi e con la “Brigata Ultras” e qui si coglie come squadra, allenatori e tifosi siano un'unica “community”. La giornata si chiude nel vicino pub per un terzo tempo a suon di pinte.

A luglio a Londra si terrà un incontro tra squadre antirazziste e antifasciste organizzato dal Clapton, sarà un'occasione importante per conoscersi e confrontarsi sui temi e le campagne comuni a livello europeo.

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le foto sono tratte dall'album fotografico della partita visibile a questo link.