Pubblichiamo intelgramente un comunicato dei Black Panthers FC di Milano: la denuncia di una storia che ormai è diventata quasi prassi nei campi di calcio delle serie dilentattistiche. Una corsa sfrenata per accappararsi giovani calciatori stranieri, con false promesse.

Tutto iniziò circa un anno fa, quando uno dei dirigenti della squadra X ci contattò dicendoci che apprezzavano molto quello che stavamo facendo. Avevamo appena vinto il premio come miglior progetto che si occupa di migrazioni a Milano dalla fondazione ISMU e ci capitava spesso di essere contattati da giornalisti. Parlarono di volerci sostenere, di volerci aiutare a entrare in FIGC, di darci quelle due dritte che può darti una squadra con esperienza e che milita in una categoria superiore. Con molto entusiasmo e con la felicità di chi pensa di aver trovato un nuovo amico, accettammo volentieri la proposta di fare una amichevole.

Arrivati sul campo, la simpatia che avevamo trovato al telefono scomparve, mandati negli spogliatoi senza che neanche ci presentassero la squadra, esordendo con un ''non tirate calci sulle caviglie ai nostri che giocano in eccellenza'', iniziammo a capire che qualcosa non tornava. Uno dei dirigenti ci disse con un po' di spocchia qualcosa del tipo :''se ne troviamo uno che può venire a giocare con noi è già tanto''. Insomma, non era proprio ciò che ci aspettavamo.

La partita inizia, dominiamo sul campo il primo e secondo tempo, e gli dimostriamo che non siamo i primi scemi trovati per strada, bastonandoli come solo i nostri sanno fare nelle partite difficili. La partita termina 2 a 2 con due gol loro su rigore.

Pensammo che era finalmente giunto il momento del terzo tempo, e che con la gloria di chi ha dimostrato di essere un leone, sarebbero arrivate le lusinghe e tutto ciò per cui avevamo mobilitato una ventina di persone ad andare a giocare in un campo di calcio fuori Milano. Niente, come degli squali i dirigenti della squadra X andarono direttamente dai nostri per prendere i numeri di telefono. Dal ''se ne troviamo uno è già tanto'', volevano metà della nostra squadra, con particolare attenzione per i due giovani innesti della Somalia. In quel momento ormai era chiaro che di noi a loro non fregava assolutamente un bel niente, per loro noi potevamo pure morire dopo quella partita, volevano solo fare un test per trovare nuovi calciatoir, senza neanche regalarci un pallone sgonfio ci congedarono, scavalcando completamente tutti coloro che si erano fatti in quattro per mettere su la squadra.

Da quel maledetto giorno, la squadra X ha iniziato a tampinare i nostri giocatori con le tatticucce e le scorrettezze che solo chi milita in certi ambienti della FIGC può adoperare. Di quella formazione iniziale riuscirono solo dopo mesi di chiamate a prenderci il portiere, lasciandoci senza per tutta la fine del campionato scorso, tutti gli altri si rifiutarono quando fu chiaro che con loro non c'era nessun rimborso dignitoso, nessun miglioramento concreto delle condizioni di vita, solo tanta aria fritta. 
Da allora però non hanno mai smesso di chiamare i nostri con atteggiamenti al limite dello stalking, anche dopo mesi, e con una squadra completamente rinnovata.
In totale, tra fine anno scorso, quest'estate e questo inverno, 5 nostri giocatori (per ora) sono andati a giocare con loro. Gli ultimi due proprio nel momento della chiusura della Montello, quando la nostra squadra veniva smistata in giro per l'hinterland milanese e vivevamo un momento delicato, come per dirci per l'ennesima volta che per loro il nostro progetto contameno di un vivaio.

Ci sentiamo di dire 3 cose a questa squadra X che di sicuro leggerà questo post:

1) Oltre che scorretti siete stati davvero degli stupidi, siamo stati i primi a incoraggiare i nostri più forti a provare a giocare in categorie superiori. Voi però non ci avete chiesto questo, ci avete imbambolato con tante bugie, e poi ci avete trattato come gli ultimi degli scemi, scavalcando sempre la dirigenza, e facendoci un test con la scusa che ci volevate sostenere. Il nostro sogno sin dalla nascita è che qualcuno dei nostri possa giocare nell'AfroNapoli o in altre nostre squadre sorelle che militano in categorie superiori. Il nostro problema con voi non è quindi di mandarvi o meno gente, ma che vi siete dimostrati una dirigenza di persone infime e meschine. Se ci dicevate fin da subito come stavano le cose, sarebbe andato tutto diversamete. 
2) Il nostro è un progetto prima di tutto sociale, e poi viene il resto. La nostra priorità non è mai stata di creare una squadra che avesse come unico scopo di vincere. Noi nasciamo per creare un ponte, tramite lo sport, tra chi è arrivato in Italia dalle coste libiche, e chi ci vive da tanti anni. Quello che facciamo, può piacervi o meno, ma lo facciamo bene, basta chiedere a chi ha collaborato con noi negli ultimi anni. Si può dire lo stesso di voi? Noi vediamo una squadra che si è comprata due volte il titolo al posto che fare gavetta, e che ha subito molte più retrocessioni che promozioni, anche ora siete gli ultimi in classifca. 
3)Finitela con questa storia che accogliete ragazzini migranti perchè mossi da buoni sentimenti, smettetela di prendere in giro tutti con questa bella fiaba. L'unica ragione è che vi manca un vivaio, e con noi e i Corelli avete trovato un modo economico per tesserare nuovi atleti a costo zero.

Infine, siamo tutt'ora in buoni rapporti con chi è andato a giocare in altre squadre, continuano a giocare con noi amichevoli, oppure andiamo a feste o altro assieme, perchè da noi il fattore umano è sempre stato al primo posto e non potremmo mai covare rancore nei loro confronti, l'ultima scelta su tutto è sempre spettata ai nostri atleti. Voi però ci avete messo davvero in difficoltà, con quella fastidiosa arroganza di chi pensa di essere qualcuno ma è in realtà solo una delle migliaia di squadre che giocano nel campionato dilettantistico lombardo. Spiace dirvelo, ma nonostante le menate che si leggono sul vostro sito, o sulla pagina che vi siete fatti da soli su wikipedia, continuate ad essere il nulla cosmico.