Di Mattia Gallo

“Brutium – Quartograd”, una partita tra due realtà di calcio popolare del sud Italia, rispettivamente di Cosenza, capoluogo bruzio, e di Quarto, cittadina alle porte di Napoli, giocata durante una domenica soleggiata di metà settembre.

Le squadre si proiettano verso l’inizio dei campionati di prima categoria, rispettivamente in Calabria per la Brutium, ed in Campania per il Quartograd, entrambe neo – promosse, ma è evidente capire come la partita di oggi sia molto più che un semplice incontro agonistico pre – campionato. Due squadre con una storia recente, nate pochi anni fa, quando hanno calcato per la prima volta i campi della terza categoria del campionato di calcio, con l’intento di creare spazi di aggregazione attraverso lo sport, contro il calcio moderno, il razzismo, il bussines presenti nel calcio e come regola imperativa della realtà circostante. La partita si gioca allo stadio Emilio Morrone (Marca), dove la Brutium gioca le proprie partite casalinghe. Sono passati più di tre anni, dal 22 aprile del 2011, data della costituzione della Brutium Cosenza.

A rappresentare il senso della nascita di questa avventura, il primo comunicato della squadra, in cui si legge: “Il gruppo Curva Nord Cosenza Ultras, dopo la decisione presa a gennaio 2011 di lasciare vuote le gradinate del San Vito e di non seguire più la squadra fuori casa in segno di protesta contro la Tessera del tifoso e l’inasprimento delle leggi special i imposte dal Ministro Maroni e dal Governo Berlusconi in tema di manifestazioni sportive, ha scelto di allontanarsi in modo definitivo dal calcio moderno e da tutti i suoi scandali. Dopo un’attenta riflessione sul messaggio che da più parti è stato fatto passare per valido e secondo il quale il problema reale da risolvere a tutti costi è rappresentato dagli ultras, si è deciso di ripopolare i campi sportivi delle categorie dilettantistiche. Intendiamo lanciare un segnale di rottura, ma al contempo continuare ad esprimere i l nostro modo di essere. Il 22 aprile 2011, abbiamo costituito un’associazione sportiva dilettantistica dal nome BRUTIUM COSENZA, col simbolo del lupo che azzanna il pallone moderno: fotografia perfetta del la nostra protesta. Il progetto nasce dal basso con la speranza di riuscire a scardinare il moderno “sistema calcio” che ormai non ci rappresenta più. Razzismo, corruzione, business, violenza gratuita sono argomenti lontani anni luce da ciò che abbiamo manifestato nel corso della militanza sulle gradinate del San Vito. Al contrario, sono l’integrazione e l’aggregazione sociale i cavalli sui quali si è sempre scelto di puntare. Vincendo a mani basse. In ultimo, ma non per questo meno importante, teniamo a chiarire un concetto. Siamo e rimarremo per sempre tifosi e ultras dell’attuale Cosenza Calcio 1914, che riteniamo la prima squadra del la città. Non l’abbandoneremo mai e continueremo a difenderne i colori fuori dagli stadi da semplici appassionati, in virtù di quanto spiegato sopra. A prescindere, invece, seguiremo dal vivo il BRUTIUM COSENZA che ha la presunzione di rappresentare l’indole rivoluzionaria e passionale della terra dei Bruzi”. Come poi ti spiega il Direttore Generale Christian Catanzaro, “Si decide tutto in assemblee cercando sempre l’unanimità. Siamo stati impegnati in azioni di beneficenza come il nostro impegno per la costruzione di un ascensore per una persona disabile, abbiamo dato la possibilità di allenarsi a ragazzi in difficoltà, e quest'anno una partita sarà dedicata a Piero Romeo, storico capo ultras del Cosenza, e l'incasso sarà devoluto all’associazione Terra di Piero, (associazione cosentina impegnata nella beneficienza a Cosenza ed in Africa). Stiamo facendo tutto da soli con un autofinanziamento dei membri della curva nord, con l'aiuto di qualche sponsor e con delle tessere sostenitori”. Chiedi a Christian Catanzaro quale sia per lui il significato di una giornata come quella trascorsa tra Brutium e Quartograd, e ti dice:”Abbiamo trascorso una giornata fantastica, mangiando insieme e cantando sugli spalti uniti. E’ un affiatamento che si vede anche in campo, siamo tra le squadre di calcio popolare in Italia che militano nelle categorie agonistiche più alte, entrambe in prima categoria, e questo pensando sempre che un altro calcio è possibile”. E su questa stessa scia che si esprime anche Giorgio Rollin, presidente nei primi due anni di vita dell’Associazione Dilettantistica Sportiva Quartograd, nata nel marzo del 2012:”Nel primo campionato abbiamo vinto tutte le partite, nel secondo abbiamo vinto tutte quelle in casa. E dire che all’inizio nessuno avrebbe scommesso in noi. Per noi vincere vuol dire dimostrare come si ci possa organizzare ed ottenere risultati in campo come fuori dal campo, come nelle lotte per la casa, per l’ambiente, per il lavoro. E lo abbiamo fatto spendendo cifre di molto inferiori a quelle delle squadre che abbiamo affrontato, dimostrando di fatto che un altro calcio è possibile”. Giorgio Rollin è soprattutto determinato nell’affermare che ci sia bisogno di “costruire una rete, fare raduni, tornei, costituire un fronte unico, organizzare degli incontri tra tutte le squadre di calcio popolare in Italia, per alcuni semplici motivi: in questo modo possiamo affrontare meglio i problemi con cui ognuno fa i conti nella propria organizzazione, c’è uno scambio proficuo, c’è crescita, si può migliorare. Essere uniti inoltre vuol dire anche poter affrontare con più forza la repressione che ad esempio noi, come altri, abbiamo vissuto sulla nostra pelle”. Sugli spalti i colori ed i cori si mischiano tra di loro, e si vedono i presidenti delle due società, Canonaco della Brutium e Secone del Quartograd, tifare insieme e come tutti gli altri. Entrambe le squadre hanno i colori sociali rossoblù, anche se per il Quartograd spicca il simbolo della squadra ed altre pezze di colore azzulgrana.  In campo le squadre giocano grintose ed il risultato è un giusto pareggio. Al fischio finale, l’ultimo grido della tifoseria unita è: “NOI GIOCHIAMO SENZA INTERESSI”. Di seguito i tabellini del match

Brutium Cosenza – Quartograd       1 -1

Reti: 48’Martire (Brutium), 80’ Esposito (Quartograd)

ASD BRUTIUM COSENZA

Gardi, Vommaro, Viteritti, Mignolo, Viteritti, Ponzio, Martire, Attanasio, Principato, Caruso, Reda –in panchina: Gaudio, Scarlato, Giudice, Spineli, Scarlato, Scaramuzzo, Costabile. Allenatori: Sena - Nocito

ASD QUARTOGRAD

Esposito, Di Fraia, Cotena, Longobardi, Dente, Casolare, Rinforzi, Somigliato, Gelotto, Uccello, Cesareo – in panchina: Parisi, D’alma, Ramaglia. Allenatore: Longobardi

Spettatori: 150, 50 da Quarto tra dirigenti, tifosi e giocatori