Ieri mattina a Roma si è verificato un caso di devastazione.

Due ruspe scortate da blindati delle forze dell'ordine hanno prima sgomberato e poi demolito l'edificio di Scup, che ospitava una palestra popolare, un'aula studio, una biblioteca, un'osteria e tante altre attività.

In una città, dove è sempre più difficile avere accesso a luoghi dove praticare sport, distruggere una palestra dimostra come gli appelli e le dichiarazioni di ministri ed amministratori locali sull'importanza di investire fondi per aumentare l'attività motoria siano solo vuoti discorsi retorici, da sacrificare sull'altare delle speculazioni immobiliari e degli interessi privati.

 

Ieri sono stati devastati solo dei muri, non la forza di un'esperienza di costruzione di un'altra idea di città, cultura, sport ed economia.

Per questo ci sentiamo vicini e vicine alle tantissime persone che ieri sono scesi in piazza a Roma e hanno occupato un altro stabile in via della Stazione Tuscolana.

Lo sapevamo che #ScupNonSiAbbatte ,perchè lo sport popolare è più forte delle ruspe!

Daje Scup!

 

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