La legge 91 del 23 maggio 19811  all’articolo 2 stabilisce che “sono sportivi professionisti gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici che esercitano l’attività sportiva a titolo oneroso, con carattere di continuità nell’ambito delle discipline regolamentate dal Coni e che conseguono la qualificazione dalle Federazioni sportive nazionali, secondo le norme emanate dalle Federazioni stesse, con l'osservanza delle direttive stabilite dal Coni per la distinzioni dell’attività dilettantistica da quella professionistica". 

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Boston. 1967. Alla maratona di 42 km le donne non sono ammesse. "Troppo fragili per coprire distanze tarate sul fisico maschile". La ventenne americana Kathrine Switzer si rifiuta di accettare un divieto che le appare assurdo.

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Non tutte le federazioni sportive italiane prevedono la categoria del professionismo, ma anche quelle che la prevedono escludono alle atlete donne la possibilità di accedervi. La colpa è della legge 23 Marzo 1981 che regola l'accesso alla pratica sportiva e prevede che solo gli atleti uomini possano essere professionisti.

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