Nel Paese che ha reinventato il gioco del calcio, tornava dopo sessantaquattro anni la Coppa del Mondo. E noi di Sport Alla Rovescia che da sempre abbiamo questo interesse sui grandi eventi sportivi, ci siamo molto occupati di Brasile, il Paese che ospiterà pure i prossimi Giochi Olimpici.

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Per capire cosa è successo il giorno della finale mondiale a Rio de Janeiro bisogna tornare a febbraio. El Pais il 22, in un articolo che ha provocato diverse reazioni in Brasile, raccontava che il sabato nella metropoli paulista c’era più polizia militare che manifestanti.

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Argentina-Germania, 13 luglio 2014

Copacabana è un quartiere decaduto da almeno quarantanni ma l’Europa non lo sa, per questo i due olandesi hanno prenotato al lussuosissimo Hotel Palace una suite completa di due letti matrimoniali, svariati divani e una piscina interna. Passeggiano l’uno dietro l’altro calpestando il sinuoso mosaico bianco e nero che li divide dalla sabbia gialla e dall’oceano atlantico, il primo tiene per mano Juliana, il secondo cinge il fianco di Carla.

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Morro do Vidigal – Rio de Janeiro

Quando in televisione è cominciata la sfilata di commentatori e soprattutto di ex calciatori la sensazione è che nessuno davvero, pure realizzando che qualcosa di enorme era appena accaduto, abbia davvero capito l’entità del disastro, la portata dell’evento.

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Tutto a un tratto ha cominciato a piovere copiosamente. Una pioggia torrenziale, fiumi di acqua si sono impadroniti delle strette strade della favela di Vidigal, quella che si arrampica sull’Arpoador, il promontorio che caratterizza la spiaggia di Ipanema. Mancava circa mezz’ora all’inizio della partita e neppure la tv funzionava più; quasi fosse un presagio. Un cattivo presagio.

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Olanda-Costa Rica, 5 luglio 2014

Mani color d'ebano aumentano l'intensità del movimento mentre palmi consumati s'infiammano di porpora viva. Il bianco degli occhi di quattro ragazzini segue l'ondeggiare rapido di un gruppo di gonne variopinte. Poco più in là altre gonne, questa volta bianchissime, assorbono le iridi colorate di volti meticci. Un bambino con i dreadloacks si scatena in prima fila piroettando sorrisi disritmici. Ancora non lo sa ma quel ritmo sta entrando nel suo sangue, soltanto qualche anno e il corpo godrà dei lavorii del tempo scanditi dal pandeiro, dai gemiti della cuica e dal suono acuto dell’agogò.

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