"GIOCO ANCH'IO"

una scommessa vinta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una volta tanto parliamo di una scommessa positiva legata al mondo del calcio. Si tratta della campagna "Gioco Anch'io", lanciata nel gennaio 2012 da un'assemblea di polisportive antirazziste e palestre popolari e UISP ad Ancona.

 

E' stata una scommessa, perché si ambiva, partendo dal basso, di andare ad incidere concretamente nella modifica dei regolamenti della FIGC per quanto riguarda l'accesso alla pratica sportiva per i migranti e i figli dei migranti.


Dopo un anno e mezzo di dibattiti, iniziative, incontri, tornei di calcio multietnici, alla fine questa sfida è stata vinta. E' con soddisfazione che apprendiamo la notizia che i comma 11 e 11bis dell'articolo 40 del regolamento Figc sono stati abrogati. Finalmente vengono eliminati il requisito della residenza in Italia da almeno 12 mesi e quello della necessità del permesso di soggiorno (per i giocatori extracomunitari) valido fino al termine della stagione, per quanto riguarda i migranti mai tesserati all'estero; mentre per i precedentemente tesserati all'estero non sarà più necessaria la documentazione relativa all'attività lavorativa o di studio e sarà possibile tesserarne 2 e non più 1.


Sia chiaro, il problema dei regolamenti discriminatori per gli stranieri non è definitivamente risolto, sia a livello di Figc sia a livello di altre federazioni, però in questo caso ci troviamo di fronte ad un'inversione di tendenza positiva, frutto di prese di posizione e mobilitazioni delle polisportive della nostra associazione.


E' stata una scommessa, anche perché, nel paese dei Calderoli e degli slogan razzisti negli stadi, lo sport è stato attraverso la campagna "Gioco Anch'io" veicolo di riconoscimento di cittadinanza.


Questa importante vittoria ci rende ancora più determinati nella prossima stagione sportiva a portare avanti il sogno di uno sport senza più razzismo e discriminazioni.

 

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