Sabato 22 Marzo è partito dalla Palestra Independiente del Cs Bocciodromo di Vicenza il primo “Thai Culture Tournament”, ossia il tentativo di costruire un campionato in più tappe sul modello tradizionale thailandese da parte del settore Muay Thai della Uisp.

 

Concretamente l'idea è quella che ogni tappa di questo campionato si svolga in date importanti per la cultura thailandese. Un modo per mescolare e mantenere uniti gli aspetti più sportivi a quelli culturali. Infatti la tappa di Vicenza è stata dedicata a Nai Khanom Tom, la cui festa cade il 17 Marzo. Leggenda narra che nel 1767 fu fatto prigioniero dalle truppe d'invasione birmane. In Birmania fu chiamato a combattere contro il campione birmano di Lethwei per vedere quale arte fosse superiore. Nai Khanom Tom vinse questo incontro e il re birmano gli chiese di sfidare altri nove campioni birmani, che furono tutti sconfitti. In seguito a questo risultato il re decise di concedere la libertà a Nai Khanom Tom.

Dopo questa doverosa premessa storica, veniamo alla giornata di Vicenza. Erano presenti 7 palestre: Palestra Independiente di Vicenza, Wat Muay Thai Padova, Palestra Popolare Antirazzista Brescia, Palestra Popolare Tpo Bologna, Thai Gym Bologna, Muay Thai Imola e Popolare Macerata.

La caratteristica di questa manifestazione è che vede confrontarsi palestre non solo popolari e che, soprattutto, a differenza delle altre federazioni, la partecipazione non è riservata esclusivamente a palestre iscritte all'ente o federazione organizzatrice, in questo caso la Uisp. In questo modo esperienze non federate si possono confrontare anche con realtà federate e viceversa.

Ci sono stati 13 incontri di Muay Thai a contatto pieno, 11 maschili e 2 femminili. Il campionato è costruito in modo tale che ci sia principalmente spazio per l'ambito amatoriale, ossia per chi, con tutte le protezioni del caso, ha poca esperienza di incontri alle spalle e poi che ci siano degli incontri assimilabili alla classe C, quindi di livello tecnico più alto, riservati ad atleti più esperti. Per quanto riguarda la tappa vicentina, 11 match da 3 round da 2 minuti con le protezioni e 2 incontri “clou” senza paratibie e caschetto da 5 round da 2 minuti.

La quasi totalità di incontri amatoriali risponde all'idea di rendere sempre più accessibile il confronto sul ring e la giornata di Vicenza ha mostrato che con impegno e sacrificio tutti possono farcela. Vanno menzionate ad esempio Livia di Muay Thai Imola che a 41 anni ha sfidato Elisa di Vicenza di 33 anni oppure il derby over 35 tra Vicenza e Padova tra Efre e Fabio.

Tutti i match sono stati anticipati dal saluto di ogni atleta verso un piccolo altare per Nai Khanom Tom e dall'esecuzione della Ram Muay, l'antica danza dei guerrieri thai. Sono stati seguiti con attenzione dalle 200 persone presenti, che hanno creato un'atmosfera calda, soprattutto quando a salire sul ring erano atleti e atlete di casa.

Il momento clou della serata sono stati gli ultimi due match. Il primo tra Mattia Carmina di Thai Gym Bologna e Giacomo Nobile di Wat Muay Thai Padova. Il match di ottimo livello tecnico è stato vinto dall'atleta bolognese, ma ad infiammare il pubblico è stato l'ultimo incontro tra Enrico Asnicar della Palestra Independiente di Vicenza e Francesco Geluardi della Thai Gym Bologna. E' stato un match combattutissimo ed a tratti spettacolare, dove entrambi hanno dato tutto. Anche se il pubblico di casa sperava in una vittoria di Enrico, il verdetto dei giudici è stato di parità.

Al termine dei match, come nella migliore tradizione del terzo tempo del rugby, atleti, istruttori, giudici ed arbitro si sono seduti tutti a tavola per mangiare e bere assieme. Questo, a sottolineare che si possono praticare gli sport da combattimento a buon livello senza esclusione di colpi sul ring, ma all'interno di clima quasi familiare e di rispetto reciproco.

E Vicenza ha dimostrato che è possibile farlo col sorriso sulle labbra, nonostante la fatica e i colpi dati ed incassati.