“In un mondo che ci vuole affogare, Nunzio ci insegna a nuotare”

Questo striscione campeggia al Tufello a Roma ed è dedicato a Nunzio D'Erme, arrestato insieme a Marco del Centro Sociale Spartaco giovedì 25 Settembre per aver respinto, nell'aprile scorso, un'aggressione da parte dell'organizzazione ultracattolica e di estrema destra “Militia Christi” durante un convegno contro l'omofobia, intitolato “Caro prof mi chiamano gay”, organizzato all'interno del Municipio di Cinecittà.

 

La frase dello striscione è stata pensata dai suoi giovani allievi del corso di nuoto. In tutta Italia Nunzio è conosciuto per il suo impegno nei movimenti per il diritto alla casa, contro la guerra e il razzismo, ma non tutti sanno che è un uomo di sport e sempre a fianco di quello popolare.

Insegna ai bambini in una piscina comunale, occupata una ventina di anni fa al Tufello e ora gestita da una cooperativa, di cui Nunzio è uno dei fondatori. Nel corso degli anni ha partecipato alle occupazioni di spazi abbandonati che hanno dato vita ad esempio alla palestra popolare a San Lorenzo, alla “Valerio Verbano” al Tufello e a quella del Corto Circuito. Insieme a molti e molte altre, si è sempre battuto per allargare l'accessibilità alla pratica sportiva a tutti, in difesa dei valori etici alla base dello sport.

Numerose sono state le prese di posizioni, le iniziative, gli striscioni e i comunicati di solidarietà arrivati da tutto il paese e non poteva mancare di conseguenza la mobilitazione delle palestre popolari romane. Sabato 4 Ottobre si è svolta a San Lorenzo, in Piazza dei Sanniti, una giornata per il diritto alla città. Osterie popolari, artisti di strada, cultura e musica indipendente assieme alle palestre popolari si sono intrecciate ed incontrate per chiedere l'immediata scarcerazione di Nunzio e Marco. Dalle 16 la piazza ricoperta di tatami si è trasformata in una palestra cielo aperto. Si sono susseguite dimostrazioni di Kick Boxing, Boxe, Thai Boxe, capoeira, Kung Fu e Tai Chi. Sono stati coinvolti bambini e ragazzi ed alcune centinaia di persone hanno accerchiato il tatami per assistere alle esibizioni a cura di varie palestre romane, a partire da quella di San Lorenzo, del Quadraro, Scup, del Corto Circuito, del Forte Prenestino, Casalbertone e Verbano solo per citarne alcune.

E' stata quindi una giornata, dove lo sport popolare ha dato il suo prezioso contributo nella costruzione di una città libera dalle logiche di svendita del patrimonio pubblico, dalle privatizzazioni dei servizi pubblici, dai tagli al sociale e allo sport.

Le foto della giornata del 4 ottobre sono state gentilmente messe a disposizione da Alessandra della Palestra Popolare San Lorenzo.