Domenica 12 ottobre, campo sportivo di Pietralacroce. Una data, una giornata che rimarrà nella storia e nella memoria dei tanti presenti, sugli spalti più di una trentina di ultras dell'Ancona, con tanto di pezza al seguito CURVA NORD ANCONA. A bordo campo genitori e familiari dei bambini di Ancona Respect, in campo i ragazzini degli esordienti, classe 2002-2003.

Oltre ai gloriosi colori bianco rossi, il consueto stemma della società con i loghi della Polisportiva antirazzista Assata Shakur e dell'Associazione Sosteniamolancona, i nostri ragazzi avevano qualcosa di speciale: sulla manica sinistra il simbolo della Curva Nord. 

 

In campo anche se conta poco o niente abbiamo vinto 3-2, ma soprattutto hanno vinto i progetti, quello di Ancona Respect, una scuola calcio popolare nata dal basso, per portare avanti valori di solidarietà, inclusione e antirazzismo, tramite lo sport e quello della Curva nord, infatti grazie alle future vendite di un imperdibile libro che uscirà tra pochi mesi e che racconta la storia del tifo anconetano, finanzierà un anno di attività e l'acquisto fondamentale di un pulmino, che porterà sulle fiancate la scritta IN MEMORIA DEGLI ULTRAS SCOMPARSI, proprio quella frase che non è piaciuta alla nostra amministrazione comunale, che ha per questo motivo boicottato un altro bellissimo progetto sempre della Curva Nord a Collemarino.

E così quando a fine partita tutti i ragazzini in campo, quelli in maglia rossa e quelli in maglia verde sono andati a salutare i ragazzi della Curva Nord, abbiamo capito che l'unica violenza è quella che mette in campo chi quotidianamente non capisce le esigenze e i desideri dei propri cittadini.

Quella di domenica è solo la prima pagina di una grande libro ancora tutto da scrivere.