La vicenda di Luca Fanesi, tifoso della Sambenedettese da più di tre settimane all'ospedale di Vicenza, pone con forza il tema dell'introduzione del numero identificativo sui caschi e sulle divise delle forze dell'ordine. È una questione democratica che non può essere più rimandata, infatti è dal 2001 che l'Italia dovrebbe adeguarsi a una raccomandazione dell'Unione Europea, ma le proposte di legge sui numeri identificativi sono ferme in Parlamento. Negli sport di squadra, i giocatori hanno i numeri sulle divise anche per facilitare l'arbitro nell'individuazione degli autori di falli o scorrettezze, in modo tale da ammonire o espellere il singolo responsabile e non tutta la squadra. Perchè un principio così semplice non può valere anche per le forze dell'ordine?

Invitiamo tutte le polisportive popolari ed antirazziste a prendere posizione attraverso striscioni, adesivi, poster, immagini ed unirsi a noi in questa battaglia di civiltà.

Giustizia e Verità per Luca!

 

Polisportiva San Precario Padova

Polisportiva Sans Papier Schio (calcio a 5 e basket)