La convinzione che le larghe intese fossero delle sabbie mobili l’ho sempre avuta. Credo che l’incompatibilità di vedute, se non per l’esigenza di sopravvivere, sia palese. Sebbene sull’ideologia della guerra, sulle discriminazioni, sui vantaggi al vaticano e alla curia, sul mantenimento dei privilegi per i soliti pochi, nel profondo, ci siano anche molti punti d’incontro tra PD e PDL, a parole no, ma purtroppo per loro, valendo in politica l’equazione: parola = fatto, si trovano e troveranno di fronte a dell’impasse insormontabili.

Per quello c’è chi pensava che tale governo si dovesse limitare all’elaborazione di una nuova legge elettorale, sulla quale sembrava ci fosse il comune intento di cambiarla. Però tutto tace, con il consueto ricorso al concetto di emergenza. La priorità è sempre qualcosa d’altro, ma in questo caso, le emergenze trovano nelle parole due modi opposti di affrontarli, quindi tutto si ferma e sprofonda nelle sabbie mobili. L’unica speranza è che questo governo cada al più presto, mentre l’unica speranza per loro è che l’Italia vinca la Confederation Cup o, quantomeno, faccia una figura quasi eroica. Spagna e, nel caso Brasile, sono avversari che sembrano essere un gradino più su, soprattutto senza Balotelli, ma si sa che l’Italia nei momenti di difficoltà sa trovare grandi risorse. Soprattutto perché c’è stato un tentativo disperato per risollevare le sorti della nazionale e di conseguenza del governo. Quale? Appena si è saputo che Balotelli rientrava in Italia in anticipo, causa infortunio, è partita una serie di perquisizioni nelle sedi delle grandi società calcistiche, per verificare quanto ci fosse di marcio sul piano economico e contrattuale. Ebbene, per un momento sembrava ci fosse l’ennesimo attacco pesante al nostro calcio, consapevoli che poi la nazionale fa meglio(vedi Italia dell’82, Mondiale 2006 e la grande prova dell’Europeo di due anni fa). Purtroppo però, questa volta si sono toccate praticamente tutte le squadre di A e B e non singoli calciatori, o singole squadre, perciò il giorno dopo la notizia è scivolata via dalle prime pagine, perché il rischio sarebbe stato di dover retrocedere in blocco, tutto il calcio professionistico. E chi giocherebbe? a parte che noi della SanPre saremmo pronti, ma non credo che possa bastare. Quindi tutto sembra rientrato, ma questa piccola scossa, invece del cataclisma che sembrava esserci ieri, basterà a far fare il miracolo alla nazionale? E di seguito basterà per far uscire dalle sabbie mobili il governo e quindi il paese?

iltenentespritz