Nasce il "Campo Sportivo Autogestito Clement Meric. Zona Antifa"

 

 

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Un altro anno sportivo sta terminando, e la Palestra Popolare TPO in collaborazione con il cs TPO e l'Hic Sunt Leones Football Antirazzista è lieta di organizzare la festa di fine anno di tutte le attività sportive svolte nel 2012/2013 con le splendide esibizioni dei corsi di:

Parkour
Boxe
Thai Boxe
Tessuto aereo
Danza contact 
Danza afro

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Quanto si può dire su una presa “sandwich” e una presa “hot dog”.
Inizio settembre 2012, primo allenamento della San Precario calcio a 11, al Monti.
Arrivo un po' in ritardo, a centrocampo un folto gruppo, in porta un giovane ragazzo alto/atletico/con riflessi pronti e voglia di tuffarsi su tutti i palloni. Però, la presa quasi nulla. Faccio due passi, vado dietro la porta e vedo bene la posizione delle mani: presa “sandwich”. Fermo tutto, mi avvicino al ragazzo e mostro la presa “hot dog” nelle varie posizioni; consiglio una continua attenzione in tutti gli allenamenti.... Così ho conosciuto Madi “del Mali”.
 
 
 
Madi Traore, nato a Kamita – Mali, il 15/03/1993 trasferitosi a Kita – Mali alla età di 3 anni con tutta la famiglia: due fratelli e una sorella, lui, il più grande.
 

Eri felice a Kita? : si, è una bella città con grande montagna (apre un sorriso e si intuiscono ricordi importanti), le gite con la famiglia e le scalate con il mio amico SEKOU.
 
 

Mt. Kita Kourou

 

Purtroppo, ancora piccolo, perde il papà.....”una malattia”.
 
Quale sport ti piaceva e dove lo facevi? : vicino casa, un piccolo campo in terra dove, tutti i giorni con Sekou, andavamo giocare a calcio. Prima come attaccante poi da portiere. Si, alle elementari solo quattro anni, dove studiavo la mia lingua: BAMBARA e Francese.
 
Quindi, il lavoro : per 4 anni ho imparato come meccanico nello stesso “garage” dove aveva lavorato mio papà, riparavo motori a benzina. Qui, un compagno di lavoro, Dramani, era partito per la Libia, a Tripoli, dove lavorava in una grande officina. Mi telefonava sempre: tanto lavoro/buona paga (1000 euro al mese)/ vieni, vieni... e sono partito. Ho lavorato in officina per un anno e sei mesi, 8 ore al giorno, avevo casa, aiutavo la mia famiglia, andava tutto bene ma, la GUERRA, prima Bengasi poi a Tripoli.Volevo tornare a Kita ma lo spazio aereo e le dogane sono state chiuse dal governo. Si, all'improvviso, un giorno sono arrivati i militari in officina, ci hanno costretti a salire in macchina senza bagagli e solo con i soldi che avevamo in tasca. Arrivati al porto, fermi per alcune ore, per poi farci salire su un barcone con più di 250 persone.
 
Il viaggio com'è stato? : tremendo. In mare per 3 giorni, tre persone sono morte per sete e fame. Siamo sbarcati a Lampedusa e rinchiusi nel centro di accoglienza per 3 giorni poi, con una grande nave, siamo partiti per il nord. Sbarcati in un porto dove si vedevano tante montagne. Saliti su un pullman, siamo stati trasferiti a Padova, in via Cave dove siamo scesi solo in cinque. In questa struttura c'erano più di cinquanta persone, tutti del nord Africa. Siamo stati lì per 2 mesi poi, mi hanno trasferito in via T. Aspetti, in una casa con altri dieci rifugiati: per più di 1 anno, 75 euro al mese (€ 2,50 al giorno) per comprare vestiti e telefono.
 
Quando hai conosciuto San Precario? : in via T. Aspetti ho conosciuto Luca, ci aiutava con la cooperativa. Facevano le spese, ci portavano da mangiare e, un giorno, ci ha invitati a giocare un torneo di calcio (Gioco anch'io Cup 2012) che si svolgeva al campo Petron a Padova. Finito il torneo, mi ha detto se volevo partecipare agli allenamenti della squadra San Precario, calcio a 11 in 3' categoria e che iniziavano ai primi di settembre.
 
Come sono passati questi mesi? : prima abbiamo giocato la finale, allo stadio Appiani, del torneo “Gioco anch'io National Cup 2012” e abbiamo anche vinto. Da settembre, al Monti, mi sono quasi sempre allenato con la squadra. Si, mi è piaciuto molto, ma non potevo giocare la partita alla domenica perchè non tesserato, non avevo il Certificato Storico Di Residenza. Intanto frequentavo il corso di italiano, per 6 mesi, organizzato dall'Associazione Razzismo Stop in via Gradenigo.
 
Si, nel febbraio 2013 noi profughi siamo stati abbandonati. Con la chiusura del Piano di Accoglienza dell' Emergenza Nord Africa: senza casa, senza documenti, senza soldi.......”tanta paura”....”di tante cose”.
 
Ma, grazie alle mobilitazioni e alle occupazioni, qui a Padova e in tutta Italia, ora abbiamo permessi e documenti, però ci troviamo senza casa. Per il momento ci ospita l'Associazione Razzismo Stop di Padova.
 
Occupazione giardini Scuola Gabelli, San Lazzaro
 
Come vi trovate? : non bene, siamo tanti (circa quaranta persone), spazi piccoli, pochi bagni, poche stanze. L'associazione fa il possibile, ma c'è bisogno di casa, di lavoro....
 
Siamo in chiusura, quali sono i tuoi desideri, progetti; tornare a casa, restare in Italia?: Tornare a casa, ma non ho soldi. Ci penso sempre e mia mamma vuole che torni “tanto tempo che non vedo”, spero di trovare un lavoro, un posto migliore dove abitare e restare ancora qui a Padova, magari giocare a calcio con la SanPre.
 
Ultimo pensiero : (pausa) gli si apre un sorriso “KITA KOUROU” (pausa) “il mio cane Police”.



un ringraziamento a Stefano 'Uarbo' Carbone...



" ama lo sport , odia il razzismo"
 

Ancona, Mercoledì 8 Maggio 2013

Partecipazione, Inclusione, Antirazzismo...

L’ANCONA DEL FUTURO PARTE DA QUI!

RESPECT!

ORE 16.00: Video-interviste ai presenti, giocatori, dirigenti e figure istituzionali sul tema della giornata

ORE 17.30: Partita di calcio tra ANCONA 1905 e KONLASSATA ANCONA 2001, squadra di calcio di Terza Categoria Figc della Polisportiva Antirazzista Assata Shakur

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Nori Hilton, nata a Holguin, Cuba, il 17-01-1961, in Italia da 10 anni, da 2 coach della San Precario Volley.

 

 

Chi non ha mai lasciato la propria casa per forza, chi non vive a migliaia di kilometri dai propri affetti e dalla propria terra, è in difficoltà a capire cosa significhi vivere la quotidianità, le emozioni di tutti i giorni, avendo sempre la testa, ma soprattutto il cuore, a quell’ altra vita che ti aspetta nella tua vera casa, sebbene ormai siano di più gli anni che vivi in un altro posto, in mezzo ad altra gente. È per quello che nasce il nostro percorso, ed è per quello che Nori è di fronte a noi.
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SABATO 20 APRILE 2013

ONCE WERE WARRIORS…Proud Edition

Gran Gala di Muay Thai

TPO BOLOGNA, Via Casarini 17, BOLOGNA

 

Quando pensiamo al termine fratellanza, vengono subito alla mente concetti perlopiù riguardanti il senso di condivisione, di tolleranza, di affetti aperti, unicità e importanza delle persone… Quando si sente quotidianamente di potersi poggiare su valori condivisi e di conseguenza sul valore delle altre persone in quanto “altro io oltre me”, nel senso di espansione delle proprie capacità, si entra in uno stato di consapevolezza di se e dell’altro…estremamente coraggiosa!

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Mohamed ed Abdellah sono due ragazzi di 24 e 25 anni . Vivono nel campo profughi di Khan Younis, nella parte meridionale della striscia di Gaza e sono arrivati in Italia il 30 marzo al seguito della carovana “Vik gaza to Italy”.

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Il calcio, e lo sport hanno perso il loro ruolo originario di mezzo di aggregazione e socialità, diventando sempre più un mezzo di accumulazione di denaro .
Ad aggravare la situazione sono gli episodi di razzismo e di propaganda di estrema destra che, sia in campo sia sugli spalti ogni domenica vediamo durante le partita di quasi tutti i campionati europei.

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Ogni 17 marzo in Thailandia è festa nazionale per la Muay Thai. Si ricorda la figura di Nai Khanom Tom, considerato il padre della Muay Thai. Leggenda vuole che nel 1767 i Birmani invasero l'attuale Thailandia e fecero prigionieri dei thailandesi che furono portati in Birmania. Durante una festa religiosa il re birmano organizzò un incontro tra i prigionieri thai e il migliore guerriero birmano di Lethwei per vedere quale arte marziale fosse superiore. Nai Khanom Tom fu il guerriero thai prescelto e vinse l'incontro e in cambio ottenne la libertà e decise di fare altri incontri per dare la libertà agli altri prigionieri thai, vincendoli tutti e nove di fila.
Ovviamente non erano incontri con un tot di round e non si vinceva ai punti e il ko coincideva in molti casi con la morte dello sconfitto.
E' con questo spirito e per sottolineare gli aspetti culturali della disciplina che la Palestra Independiente e il settore Muay Thai ADO Uisp hanno organizzato per sabato 16 marzo il "Nai Khanom Tom Day". Una giornata che ha avuto come momento clou cinque incontri, ma che ha visto anche un banchetto di piatti tipici thailandesi a finanziamento del progetto di cooperazione nel nordest della Thailandia portato avanti dall'Asd I Cinque Elementi di Padova; il progetto include la costruzione di un Camp di Muay Thai, la collaborazione con la Scuola distrettuale per l'insegnamento della lingua inglese e il sostegno del Comitato "Donne di KlangYai".
Da un punto di vista atletico si è voluto dare più spazio ai principianti, infatti ad esempio per gli atleti della Palestra Independiente in alcuni casi è stato il primo incontro.
La formula dell'incontro è quella dei tre round da due minuti per i classe N, mentre per i classe C quattro round da due minuti. Ci sono stati cinque incontri. Ad aprire le danze è stato un derby tutto interno alla Cinque Elementi di Padova tra Nicola Pizzeghello e Fabio Condomiti, concluso con la vittoria del secondo.
Il secondo incontro ha visto Luca Martinazzo della Palestra Independiente contro Luca Geron di Cinque Elementi. Netti progressi di Luca Martinazzo che, rispetto al primo incontro di un mese fa, è parso sia più determinato e soprattutto migliorato dal punto di vista del fiato e della tenuta fisica, che lo ha portato a vincere l'incontro.
Il terzo incontro ha visto un esordio per la Palestra Independiente con Francesco Boaria che ha sfidato Davide Pettenuzzo. Francesco riesce a strappare un pareggio meritato per la determinazione e il coraggio dimostrato sul ring.
Il quarto incontro vedeva il ritorno di Beppe Giunta, primo e storico guerriero della Palestra Independiente, contro Marco Boldrin della Palestra Popolare Rivolta. Netti i miglioramenti di Marco rispetto al suo primo incontro a dicembre, altrettanto netta la difficoltà di Beppe, che paga la pausa di due mesi negli allenamenti. Marco nel primo round utilizza molto i pugni, ma è nel secondo round che con due ginocchiate all'altezza delle costole di Beppe a far suo l'incontro. Beppe, in carenza di fiato, risente pesantemente di questi due colpi ed abbandona. Vince meritatamente Marco. Questo incontro dimostra come in questa disciplina, l'allenamento e lo spirito di sacrificio siano determinanti.
L'ultimo incontro ha visto fronteggiarsi Enrico Asnicar della Palestra Independiente e Mattia Crivellari della Cinque Elementi. Mattia ha più incontri ed esperienza alle spalle di Enrico, ma è un po' a corto di allenamento, ne viene fuori un bel match equilibrato. Enrico si difende bene e riesce a far centro con alcuni bei colpi. Alla fine il verdetto è di parità.
E' stata una bella giornata di cultura e pratica della Muay Thai. E' sempre affascinante lo spirito di questa arte marziale caratterizzato dal confronto duro sul ring, ma accompagnato da lealtà e rispetto tra i due sfidanti, che durante l'incontro se le danno di santa ragione, ma appena risuona il gong ci si abbraccia sorridenti e soprattutto per i principianti contenti di essere arrivati fino alla fine dell'incontro a prescindere dall'esito, perchè consapevoli di aver dato il massimo.

 


Sabato sera all'interno della Palestra Independiente faceva caldo e non solo perché c'era il riscaldamento attaccato. E non è nemmeno dovuto "all'effetto stalla" che si è creato con la palestra strapiena di gente. A rendere caldo l'ambiente caldo era l'atmosfera che si respirava.

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Proprio nei giorni in cui la POLISPORTIVA ANTIRAZZISTA ASSATA SHAKUR ANCONA 2001,compie il suo 12 anno di attività,sabato 12 gennaio durante il congresso della UISP comitato di Ancona,è stata premiata con il discobolo d'argento.

 

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Dopo il riuscito training progress di domenica scorsa, sabato 8 Dicembre a Vicenza gli atleti veneti del settore Uisp della Muay Thai hanno indossato caschetto, guantoni e paratibie e hanno dato vita al primo Muay Thai Uisp Fighting Day. Non è il primo evento di questo tipo che la Palestra Independiente di Vicenza ospita.

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