Assistiamo ancora oggi a gravi discriminazioni quando si tratta di donne e sport e c'è ancora tanto da fare per la parificazione dei diritti, ma ci sono delle grandi donne che hanno lottato con forza e coraggio per l'accesso alla pratica sportiva, che si sono esposte in primo piano, hanno dedicato la loro vita allo sport anche quando sembrava impossibile sfidando la politica e l'opinione pubblica ed arrivando a conquistare risultati inimmaginabili.

Queste donne non hanno ricevuto alcun riconoscimento, ma noi non le vogliamo dimenticare e vogliamo restituire loro l'importanza e la visibilità che meritano.

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di Lautaro Segura

tradotto da Olaia Prieto Perez

Il 7 marzo, quando l'orologio segnava le 16:55, il Venezuela è rimasto al buio. Per più di quattro giorni la maggior parte degli abitanti dei 24 stati che compongono il paese sudamericano sono stati seriamente colpiti dalla mancanza di elettricità.

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di Davide Drago

Sport e ambiente rappresentano un binomio fondamentale e indissolubile per il benessere dell’essere umano. L’attività fisica all’aria aperta permette al nostro corpo di ossigenarsi e rimanere in forma, combattendo sedentarietà, sovrappeso ed essendo il miglior modo di prevenire parecchie malattie.

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di Davide Drago

Torino, quartieri Vanchiglia e Aurora: due quartieri che negli ultimi anni sono parecchio cambiati. Il primo, grazie alla favorevole posizione centrale e alla vicinanza alle sedi dell'Università di Torino, hanno portato, sia Vanchiglia che Vanchiglietta, ad una graduale trasformazione in quartiere residenziale. Negli anni più recenti il quartiere si è affermato come uno dei poli propulsivi della creatività artistica e commerciale torinese.

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Di Davide Drago e Anna Irma Battino

Tratto da Globalproject

«Nel 2019 è inconcepibile che ci siano

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Nel periodo storico del decreto Pillon, delle dichiarazioni sessiste sulle donne e il calcio, del maschilismo dilagante dei potenti e della società, assistiamo ad un altro livello di discriminazioni, quello dei regolamenti federali internazionali.

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La Coppa d’Asia è stata vinta a fine gennaio dal Qatar, vincitore del torneo per la prima volta, che ha battuto il Giappone in finale. Si tratta di una vittoria sostenuta da grandi investimenti del paese, specie attraverso l’accademia sportiva d’eccellenza costruita nel 2004, Aspire. Un altro tassello che porta il paese verso il mondiale che si disputerà nel 2022. 

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di Davide Drago

In queste settimane le polemiche intorno al mondo del calcio hanno raggiunto livelli imbarazzanti. Se non è il razzismo a togliere spazio al calcio giocato, lo è il sessismo. Detto, fatto e il patatrac è servito.
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di Davide Drago

Abbiamo spesso scritto, soprattutto la scorsa estate, della situazione drammatica in cui si trova il calcio cosiddetto di provincia, la Serie C per intendersi. Ne torniamo a scrivere dopo la partita “farsa” di ieri tra Cuneo e Pro Piacenza.

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di Davide Drago

 

Ancora una volta il presidente della Turchia Erdogan - nel pieno della sua tirannia - utilizza lo sport come strumento di propaganda, ma anche di repressione nei confronti di chi lo attacca. Questa volta ad essere sotto accusa è il pugile Ismail Özen.

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Curiosando tra i programmi sportivi ci si imbatte nelle chiacchiere banali, facili, ripetitive e scontate che acchiappano un odiens altrettanto banale, facile, ripetitivo e scontato. Persone che non chiedono molto, e a cui non viene dato molto. Tutti contenti. Ogni tanto però anche nei palinsesti tivù nazionali esistono alcuni che vorrebbero veicolare altri tipi di messaggio, qualcosa di più alto, perché come da queste pagine abbiamo ricordato a profusione, si sa quanto lo sport e, in primis il calcio, possano esseri letti non solo in modo banale, facile, ripetitivo e scontato.

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di Davide Drago

 

La Turchia è ormai sempre meno una democrazia compiuta. Giornalisti, intellettuali, attivisti, ma anche cittadini comuni, vengono arrestati e perseguitati da una magistratura influenzata dal potere politico di Erdogan. La tracotanza del regime turco ha da qualche tempo iniziato a colpire anche chi, nel mondo dello sport, si “permette” di esprimere un pensiero diverso da quello del dittatore turco.

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